I Dieci Comandamenti della BCVT

Principi di Biodinamica Cardiovascolare (BCVT)
in ordine di importanza decrescente

di
Michael J Shea, PhD 2017

    1. L’ essenza della pratica della BCVT consiste nel sincronizzarsi con la Respirazione Primaria e nel riposare nella quiete. La prima cosa è percepire l’interscambio dinamico della Respirazione Primaria e la quiete dinamica all’interno del proprio corpo, intorno ad esso e all’esterno, nel mondo naturale. La BCVT è una disciplina manuale fondata sulla compassione, la sua priorità è la sublime gentilezza  del cuore.
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    2. L’abilità di praticare il ciclo della sintonizzazione (attunement), precede le abilità palpatorie in ordine di importanza. Una sintonizzazione spontanea e volontaria è di fondamentale importanza per il lavoro fondato su quanto descritto al numero 1. Il terreno della sintonizzazione è il corpo dell’operatore, il suo respiro e il suo cuore, poi il mondo naturale e infine, le mani. La Biodinamica è uno studio della percezione.
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    3. Il lavoro con il corpo fluido precede il lavoro con il sistema cardiovascolare in ordine di importanza. Il lavoro con il corpo fluido è integrato attraverso tutta la sessione. Può essere fatto con i palmi delle mani rivolti verso l’alto, oppure con i palmi sotto il corpo, che viene sentito come se fosse una sola goccia. Una sessione può essere dedicata interamente al lavoro sul corpo fluido.
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    4. Avere le mani afferenti e galleggianti precede la relazione palpatoria con la tensione sulla superficie e con la pressione nell’arteria del cliente. In altre parole, le mani devono essere già in modalità ricettiva prima del contatto. Il tuo carrello di atterraggio dovrà essere come “una piuma soffiata dal respiro di Dio”. Il contatto con un’arteria ha inizio con una sola mano. Si scopre l’arteria e poi l’altra mano esplora l’altra arteria.
      Analogamente, la disconnessione inizia da una sola mano, si fa una pausa per prendere un respiro e poi si toglie l’altra mano. Togliere entrambe le mani nello stesso momento può causare un “colpo di frusta” nel sistema cardiovascolare.
      Successivamente si fa un contatto specifico con i polpastrelli e le punte delle dita. Il contatto può essere fatto con un dito qualsiasi, con un singolo dito o con più dita insieme, come fa un agopuntore quando palpa l’arteria radiale. E’ preferibile usare la più ampia superficie delle dita possibile con ogni arteria. I polpastrelli dei pollici sono perfettamente adeguati, se necessario. Non usate le dita come se fossero artigli di un falco, ma piuttosto come cuscinetti delle zampe di un elefante, ma senza il peso.
    1. Qualsiasi micropressione venga esercitata su un’arteria deve essere effettuata con incrementi di milligrammi e millimetri. Si usa  un milligrammo di pressione, poi si fa una pausa per lasciare che l’arteria venga in superficie, se non lo fa allora si aggiunge un microgramma di pressione, si fa una pausa, si aggiunge un altro microgramma e così via, finché l’arteria si percepisce con chiarezza.
      Quindi la formula è: micropressione, pausa e sintonizzazione, respiro, aspettare l’arteria.
      Quando l’arteria si manifesta, si ammorbidisce il contatto sulla superficie dell’arteria, dove ci si può riposare nel contatto più superficiale senza essere né rigido né statico. Tutto questo è chiamato capacità di galleggiamento e mani afferenti.
      Le mani dell’operatore sono come boe galleggianti sulla superficie di un oceano che costantemente si contrae e si espande, fluisce e rifluisce.
      Ci sono differenze di stile tra gli operatori. Alcuni preferiscono rimanere sulla superficie e, utilizzando poco le micropressioni, aspettare che l’arteria si faccia sentire in superficie. Altri preferiscono l’approccio micropressioni-pausa-rilascio. In entrambi i casi è la pausa che che permette il cambiamento.
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    2. Quando è possibile, si preferisce il lavoro omolaterale a quello bilaterale quando si trattano le arterie. Questo vale soprattutto per le arterie del collo, in particolare le succlavie e le carotidi. Durante la sessione è necessario interagire verbalmente con il cliente, riguardo a quanto si sente a suo agio, specialmente a livello del collo e delle spalle.
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    3. Ogni operatore ha il proprio modo, unico, di integrare  il protocollo di base della BCVT. Tuttavia la priorità e quella di seguire  i passaggi descritti sopra, e di praticare ciascun passaggio del protocollo dall’inizio alla fine, per il maggior tempo possibile, prima di spostarsi alla posizione successiva. D’altro canto alcuni hanno bisogno di praticare l’intero protocollo in un periodo di tempo più breve, mentre lo stanno imparando con un cliente modello.
      Ricordarsi di controllare con il cliente. Ricordarsi del punto 3): il lavoro con il corpo fluido, fatto con i palmi delle mani rivolti in alto oppure nella posizione della Pietà, precede il lavoro vascolare.
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    4. Se nei passaggi precedentemente descritti si lavora senza cura né attenzione, con scarsa presenza (mindfulness) e compassione, è possibile allertare il sistema di protezione del cuore, con la conseguenza di innescare una reazione di difesa nella fisiologia nel cuore e nel cervello. Di solito questo si manifesta nel cliente come ansia, con accelerazione del battito cardiaco, o con un senso di disagio profondo.
      Se si praticano i passaggi descritti sopra, molto probabilmente non verrà stimolato e quindi non si attiverà il sistema di protezione del cuore, che è al tempo stesso un sistema di sicurezza ed anche un sistema per la risoluzione dei traumi in presenza di condizioni traumatiche molto gravi.
      Non fare danni.
      Inizia con il punto 1) sopra descritto. Il sistema di protezione del cuore è controbilanciato dal sistema del piacere del cuore, che viene sollecitato quando l’operatore pratica il ciclo di sintonizzazione e il respiro coerente. Rallenta ora!
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    5. Stabilisci una connessione cuore a cuore usando il processo in quattro passi:
      • senti il movimento del cuore
      • apri lo spazio in cui accade la consapevolezza del movimento
      • porta l’attenzione al campo del cuore, al di fuori del tuo corpo
      • senti la Respirazione Primaria che si muove attraverso i campi del cuore interconnessi.
      Questo processo di  sintonizzazione  precede la percezione della Respirazione Primaria nel corpo fluido del cliente e nel suo sistema vascolare attraverso la palpazione. Inizia dal tuo cuore, letteralmente.
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    6. La quiete dinamica governa l’arteria e il suo endotelio. Tutte le volte che è possibile, riposa nella quiete completamente e finché dura. Le mani possono irrigidirsi nel cercare un’arteria, la concentrazione restringe, così un fulcro inerziale potrebbe essere immesso nel sistema cardiovascolare. Be still and know (Sii immobile e conoscerai).
      Lascia che le tue mani e il tuo corpo si sciolgano nella quiete.

 

E così, io, Michael Shea, ho scritto i Dieci Comandamenti della BCVT in data 26 luglio 2017!

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