Linea mediana: alla radice del nostro sviluppo

LINEA MEDIANA: ALLA RADICE DEL NOSTRO SVILUPPO

di Luisa Brancolini

articolo tratto da DBN MAGAZINE WEB EDITION – Gennaio 2019

“Siamo campi quantici di luce organizzati intorno ad una linea mediana, e ciò vale per tutti  gli organismi, non solo per l’uomo”

Mae-Wan Ho

 

La linea mediana è una funzione primaria degli esseri viventi, l’accensione di questo campo di luce è qualcosa che avviene all’ inizio della vita e che poi avviene continuamente, è un movimento bioelettrico che permane per tutta la durata della vita.

La linea mediana è il naturale fulcro organizzatore attorno al quale ci sviluppiamo. Tutte le forme di vita sono organizzate intorno a questo centro che ne orienta e ne dirige la crescita e lo sviluppo dei vari sistemi.
E’ un principio universale, presente in ogni forma vivente: lo possiamo osservare in natura, nella struttura delle foglie, degli alberi, degli insetti, degli animali e degli uomini.


P
artiamo dall’embriologia

Il momento d’ incontro  fra lo spermatozoo e la cellula uovo, come la sincronizzazione dei diversi tipi di energia, femminile e maschile, fa iniziare la vita con una scintilla  – emanata subito dopo il concepimento – che definiamo “accensione”. Questa scintilla  continua a esprimersi anche nel corso di tutta l’ intera vita fino al momento della morte.
La scintilla  della vita dà inizio a quel processo di divisione cellulare, per cui la singola cellula, dividendosi, si moltiplica. Il processo di divisione continua creando un raggruppamento di cellule chiamata “morula” che significa mora, perché assomiglia a una mora.

 

Alla scoperta della morula

Una particolarità di questo periodo embrionale è che quando le cellule iniziano a dividersi, la morula non aumenta di volume, ma le cellule iniziano a dividersi all’ interno dello stesso spazio, creando diverse forze compressive e molto calore. La morula, successivamente, si muove verso le tube di Falloppio, alla ricerca di un luogo nella parete uterina, dove annidarsi e, una volta diventata blastocisti viene inglobata nella parete uterina e le cellule che la formano iniziano a differenziarsi.

Lo strato superiore di cellule, chiamato epiblasto poi diventa ectoderma, e andrà a formare la pelle e il SNC, mentre lo strato inferiore, detto ipoblasto poi diventa endoderma e andrà a formare il tubo digerente, i visceri, gli organi interni.


La
prima connessione

Le cellule si organizzano in questo modo per formare le varie strutture e gli organi del corpo. Ad un certo punto nell’embrione si iniziano a formare due bolle, due spazi distinti; uno spazio che è sopra al piatto embrionale: la cavità amniotica e uno spazio sotto: il sacco vitellino.
La parte posteriore dell’embrione che è connessa alla parete uterina è lo strato ectodermico che formerà il tubo neurale.

In termini di dinamiche spaziali, significa che la prima connessione che abbiamo con nostra madre, è attraverso la nostra schiena. Successivamente un accumulo di piccole cellule inizia a migrare tra l’ectoderma e l’endoderma: il mesoderma, dal quale deriva il tessuto connettivo, che include: le ossa, i muscoli, i tendini, il sangue stesso, embriologicamente è un derivato del mesoderma, non è altro che una forma fluida di tessuto connettivo.


La
linea mediana prende forma

Dopo due settimane dal concepimento, sul piatto embrionale avviene qualcosa di straordinario: si inizia a formare una linea mediana. Non si sa come avvenga, il processo è davvero miracoloso, senza questo non si può crescere, non vi è alcun sviluppo.

Fino a questo momento, c’era poca differenziazione cellulare, solo data dal fatto che si erano formati due dei diversi strati, ma questa linea mediana è ciò che inizia a dare davvero, ai diversi strati, un orientamento sia spaziale che di organizzazione.

Il tubo neurale, successivamente, ripiegandosi formerà le diverse strutture del cervello, della spina, mentre cellule di mesoderma che si trovano da una parte e dall’altra andranno a formare le vertebre intorno al midollo, i muscoli e i legamenti.

Da questo momento tutta la crescita e lo sviluppo dell’embrione avvengono intorno all’asse, all’orientamento della notocorda, che è questa linea di cellule che parte dal fondo e piano piano sale verso l’alto formando una linea mediana; da questo momento lo sviluppo e la differenziazione  di tutti  i sistemi corporei avviene attorno a questo asse.


QUANDO FARE UNA SEDUTA DI BIODINAMICA CRANIOSACRALE

I trattamenti di Biodinamica Craniosacrale possono essere ricevuti a qualunque età, con un particolare vantaggio per i bambini e i più giovani che, per loro natura, rispondono profondamente e velocemente a questo tipo di lavoro.

Ricevere un trattamento di Biodinamica Craniosacrale porta sempre un senso di beneficio diffuso a tutto il corpo.
Nel momento in cui vogliamo migliorare una condizione di disagio il lavoro con la Respirazione Primaria ha dei campi di applicazione preferenziali legati fra di loro dalla necessità fondamentale di lavorare con le Risorse all’ interno dell’organismo, con la sua capacità di ritrovare un ordine e una condizione di salute senza introdurre sostanze dall’esterno. Questo approccio incontra delle necessità sia fisiche che emotive e psichiche:
– il supporto alla rielaborazione di una condizione traumatica;
– la modulazione della risposta del Sistema Nervoso in condizioni di disagio psico-fisico;
– condizioni di dolore fisico e psichico;
– avvantaggiare lo sviluppo del bambino.

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Video dell’intervista di Maderu Pincione con Natural Mag, sui principi della Linea Mediana in Biodinamica Craniosacrale