Il connettivo esperienziale

….sulla pelle di ogni essere umano è anche rappresentato tutto l’Universo, nel suo passato, nel suo presente e nel suo futuro.” (Giuseppe Calligaris)

Se ora e solo ora permetto in me la consapevole emersione del connettivo, scopro che la prima, ma proprio la prima cosa che affiora è una qualità che sa di terra e proviene dal ventre, impastati assieme: ecco… si sta espandendo ovunque.

Succede anche a te ora?

Certo… oggi sorge qui nel ventre, ma è una voce che ha qualità tensegrita e spargendosi lentamente, mischia e rimischia rinnovando la sua qualità con quello che incontra. Incontra la capacità compassionevole del tessuto che impasta il cuore, l’isolato cervello di vedetta, le radici nei talloni, l’orizzontale spazialità dei diaframmi e anche una qualità di l’un con l’altro.
Ma cosa significa l’un con l’altro? Si tratta di relazione forse?
Qui, non c’è chi inizia e chi termina la relazione: è un continuum di forze, messaggi e significati.

Allora prendo un profondo  r e s p i r o ,
piano, entro con garbo, con tocco neonato nel mio sistema respiratorio cellulare.
Mi accorgo da subito che il termine sistema è di troppo…
Curo una particolare attenzione nell’appoggiare la mia esperienza ai fibroblasti, m’infiltro in questa vastità, sento affiorare un senso di   comunione      e  di       i  l  l  i  m  i  t  a  t  e  z  z  a          da qui… il connettivo è ogni cosa in me!
Riposo qui un po’ e lascio.

Sono divertito dagli strati cangianti ed intrecciati del connettivo nel connettivo. Ecco la concordanza orchestrale che arriva in un lampo alle mie membrane che si tendono reciprocamente e che ora inviano, a lento rimbalzo, messaggi fisicamente emozionali a tutto quello che sta lì intorno e non solo… il tessuto elastico che fodera la colonna vertebrale, sino al sacro… sino ai talloni con forza salda.

Il connettivo aggrega, mi tiene unito in libertà, ha capacità di isolare, ha l’esperienza per creare spazi ed inerzie, di farmi percepire il più lontano dei segnali, di farmi sentire il più corto dei discorsi e questo piccolo è ascoltato ovunque, perché parla incessantemente… parla di una storia scritta qui, parla di relazione.

Il Sole, la sua luce, il suo calore; la Luna, con le maree e i simpatici umori.
Anche questo è tessuto connettivo.

Cosa accade a te ora?
Lo racconteresti QUI?

 

paolo raccanello

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