di Bruna Capra

Inserto  DBN Magazine – Dicembre 2022

“Avete dunque come tutte le cose sono ne l’universo, e l’universo è in tutte le cose; noi in quello, quello in noi; e così tutto concorre in una perfetta unità. Ecco come noi non dobbiamo travagliarci il spirito, ecco come cosa non è, per cui sgomentarne doviamo”.

(Giordano Bruno, De la causa, principio e uno)

Esiste una forza cosmica intelligente che crea tutto e lo rende vivo, c’è un’eterna armonia che vibra con un ritmo costante, c’è un’anima unica che dà vita, che dà la coscienza che dà il battito ad ogni atomo, ad ogni nucleo, ad ogni cuore, ad ogni corpo ed ai mondi infiniti.

La vita è stabile ed eterna, ed è indistruttibile. Nella realtà cosmica noi vediamo solo la materia, la sostanza, ma questo non è altro che uno degli aspetti visibili della realizzazione del piano universale intelligente, è l’espressione della meravigliosa attività cosmica che costantemente crea.

LE FORZE UNIVERSALI
Noi esistiamo perché creati e guidati dalle forze universali che costituiscono l’intreccio creativo, a cui nulla riesce a sfuggire e che si compie con una continua capacità di sintesi di movimenti ciclici bifasici.

C’è una legge primordiale che precede tutta la creazione manifesta ed è una legge che possiamo vedere applicata ovunque.

I fenomeni guidano costantemente i cambiamenti, tutto muta nel rispetto delle necessità di diventare in una costante oscillazione fra essenza e forma ed è grazie a questi fenomeni che possiamo vedere una grande varietà di manifestazioni a di cambiamenti.

È la forza universale assoluta che mantiene in sé la coscienza di ogni fenomeno possibile.

Questi fenomeni si riportano costantemente ad una neutralità centrale dove possiamo ritrovare una stabilità costante, un fulcro che è il riferimento di ogni movimento, di ogni oscillazione delle forze.

Tutto ciò che vive, tutto l’universo, si presenta come un grande dispiegamento di forze che si muovono e creano in una condizione di non spazio e non tempo,  nel loro operare, queste forze,  cercando sempre di tornare ad una posizione di equilibrio, come se fossero costantemente soppesate da una bilancia cosmica al confine fra il mondo della materia e della forma ed il mondo più sottile dell’essenza di ogni cosa.

In ogni fenomeno che si esprime, nel vivente, il meccanismo è sempre lo stesso: un eterno movimento di andata e ritorno attraverso il quale le forze universali originarie esprimono un processo creativo meraviglioso e incessante; nella realtà le forze universali agiscono sempre in conformità alle loro leggi e creano fenomeni di differenziazione per esprimere tutti gli elementi della natura.

Questi principi universali creano le vibrazioni molecolari, creano trasformazione, mutamento, creano la sostanza e tutte le forme.

I popoli antichi erano certamente in rapporto con queste forze universali, erano di certo guidati dalle potenze cosmiche e da una saggezza che derivava dalla connessione con la natura e forse la forza delle loro azioni era superiore a quello che è il nostro pensiero moderno, quegli uomini non avevano le capacità intellettuali che abbiamo ora, ma di certo avevano la capacità di percepire un mondo sottile al di sopra della materia.

Nel corso dell’evoluzione abbiamo di sicuro guadagnato conoscenza e forza del pensiero ma forse abbiamo anche perso quella connessione con le leggi della natura che era propria dei popoli antichi.

Oggi il pensiero della fisica quantistica ci sostiene nel riconquistare questa connessione.

LA CORRELAZIONE QUANTICA
C’è quindi una connessione fra tutto, un ponte cosmico; la bioenergetica quantistica ci racconta delle dinamiche delle energie trasmesse dai corpi o meglio da ogni cellula. Tutto si svolge in campo ampio che consente la risonanza contemporanea di tutti gli aspetti della vita.

Possiamo quindi parlare di “entanglement”, un fenomeno che può aprire una porta verso l’infinito e che ci avvicina al pensiero che tutto ciò che esiste nasce da una realtà originaria con la quale resta in contatto, così come è in diretto contatto con tutto ciò che esiste creando un campo unificato, come una grande anima.

Quindi siamo tutti connessi, “entangled”.

Questa connessione, in fisica quantistica, si crea quando due elementi di materia nascono dallo stesso evento oppure hanno un’interazione intima, da qui si crea una forma di collegamento che è mantenuta al di là dello spazio e del tempo, rimane una memoria, un ricordo dell’interazione fra gli elementi e rimane un condizionamento nel comportamento di ciascuno di essi.

Ogni particella di un elemento mantiene le informazioni che ha acquisito da tutto ciò con cui è entrata in contatto, con cui hai interagito nella sua esistenza.

Ecco che si crea una memoria individuale che non ha limiti né di spazio né di tempo e che attraverso tutte le connessioni possibili è condivisa con ogni cosa presente nell’universo.

Grazie a infinite connessioni questa memoria è accessibile, sempre, anche a tutte le particelle che hanno interagito.

Nulla si crea e nulla si distrugge, gli atomi si formano e si riformano, si aggregano in forme diverse, in corpi diversi, creando una rete di connessione ed informazione che permette una comunicazione costante a livello sottile con tutto ciò che è avvenuto ed avviene nel mondo e nell’universo.

Gli atomi sono eterni, ogni atomo ha fatto e fa parte della storia dell’universo e ne mantiene la memoria.

Ogni informazione rimane in un campo ampio, ogni cosa che esiste ogni manifestazione ha un campo individuale che risuona in un campo più ampio e si armonizza con tutto il resto nel contesto in cui vive e con l’universo.

In questo campo ampio agisce la pura intelligenza che crea la vita in qualsiasi sua forma e manifestazione

Tutto il vivente contribuisce alla creazione di questo campo ampio attraverso ogni esperienza vissuta o pensata.

Ecco perché non possiamo considerarci separati da tutto ciò che esiste.


SIAMO QUINDI UNITI AL TUTTO

L’Importanza della relazione col mondo esterno ha un valore ancora più forte se siamo consapevoli di come tutto il vivente è unito alla stessa origine. È la connessione costante con la nostra sorgente, con la fonte della vita, è lì che restiamo in contatto con la salute, con la stabilità in noi stessi, in uno stato di armonia con il nostro corpo, con il nostro mondo interiore e con la nostra anima. È qui che possiamo vivere un’esperienza interiore di unità e globalità, ed è allontanandoci dalla fonte, dalla sorgente che perdiamo l’unità e la connessione e lasciamo spazio alla separazione e al disequilibrio.

Riferimenti bibliografici:
“Natura nutrice universale”- Angela Cattro
“La fisica dell’anima” – Fabio Marchesi