L’istante unico della Bellezza

Prima di accogliere l’evento espressivo delle maree, prima di accogliere la brama di racconto che proviene da tessuti e fluidi, prima del nostro prepararsi ad una sessione, sfrondiamo il superfluo in noi.
Riformuliamo le nostre priorità, le adattiamo alla bellezza che stiamo incontrando, all’unicità della bellezza.
Lo facciamo proprio in quell’istante, in questo istante, ora.
A questo proposito, ripropongo altre preziose ed efficaci parole di François Cheng dal suo bel libro Cinque meditazioni sulla bellezza.

È questa l’occasione per sottolineare fin da ora che ogni bellezza è un tutt’uno proprio con l’unicità dell’istante. Una vera bellezza non potrebbe mai essere un istante cristallizzato perpetuamente nella propria fissità. II suo evento, il suo venire alla luce, qui, costituisce sempre un istante unico; è il suo stesso modo d’essere. Poiché ogni essere è unico e unico e irripetibile è ognuno dei suoi istanti, la sua bellezza risiede nel suo slancio istantaneo verso la bellezza, continuamente ripetuto, e ogni volta come nuovo.
Dal mio punto di vista, è con l’unicità che ha inizio la possibilità della bellezza. L’essere vivente non é più un automa tra altri automi, né un mero volto in mezzo ad altri volti.

L’unicità trasforma ogni essere in presenza, che, proprio come un albero o un fiore, non smette mai di tendere, attraverso il tempo, verso la pienezza della propria fioritura, che è la definizione stessa di bellezza.

In quanto presenza, ogni essere è virtualmente abitato dalla capacità di bellezza, e soprattutto dal desiderio di bellezza. A un primo sguardo, l’universo potrebbe sembrare popolato semplicemente da un insieme di volti; in realtà, è abitato da un insieme di presenze. Sono quasi propenso a credere che ogni presenza, che non può essere ridotta a null’altro, si riveli come una forma di trascendenza.

Bellezza come unicità, bellezza come qualità proprio dell’istante, bellezza come slancio vitale irripetibile, bellezza come trasformazione, bellezza come trascendenza.
La senti proprio ora? ;)

 

paolo raccanello

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