Quinto passo: La Sincronizzazione

Il quinto passo della Biodinamica Craniosacrale:
LA SINCRONIZZAZIONE

di Luisa Brancolini

il quinto passo

 

         “SONO ANDATO FUORI A PASSEGGIARE E HO
         DECISO DI RIMANERE
         FINO AL TRAMONTO,
         ANDANDO FUORI
         HO TROVATO CHE
         IN REALTÀ ANDAVO
         SEMPRE PIÙ DENTRO.”
         John Muir

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La Quiete dinamica è all’origine di tutto.
Vediamo come si lavora per permettere al ricevente di usufruire di tale fondamentale risorsa.

Dopo aver fatto accomodare il ricevente sul lettino in posizione supina, lo invito a mettersi a suo agio secondo le proprie abitudini, gli chiedo se vuole una coperta, un cuscino per la testa o un sostegno per le ginocchia.
Poi mi siedo su di una sedia vicino a lui, prima di iniziare il contatto prendo del tempo per orientarmi alle forze e ai principi che organizzano le dinamiche della vita.
Socchiudo gli occhi per portare l’attenzione dentro di me. Le mie piante dei piedi sono ben appoggiate a terra, la schiena eretta, le mani e gli avambracci appoggiano sulle mie cosce.

QUINTO PASSO 3Dentro l’esperienza sensoriale
In biodinamica craniosacrale, questo entrare in contatto con le forze universali dentro se stessi, si
chiama sincronizzazione. Non si tratta di un pensiero, ma di un atto calato nell’esperienza sensoriale.
La sincronizzazione è basilare dell’atteggiamento biodinamico, perché attraverso la percezione della respirazione primaria entro in relazione sensoriale con le risorse intrinseche e le forze della salute.
Orientarmi a questa interezza prima di aprirmi alla percezione delle restrizioni e delle contrazioni presenti nel ricevente è un sostegno per mantenere una visione ampia e a non focalizzarmi sui problemi.

La respirazione primaria è la matrice che contiene tutte le informazioni necessarie alla vita. La sua natura è quella della pulsazione: espansione e contrazione, inspiro ed espiro, come lo Yin e lo Yang nella Medicina tradizionale cinese. È l’insieme di tutti i ritmi sottili che ci organizzano, un movimento potente come le maree degli oceani, qualcosa che non si ferma mai e che non è mai traumatizzato.

Orientarsi e rallentare
Sincronizzarmi è un processo graduale, in quanto è vero che la respirazione primaria è sempre presente, ma è anche vero per incontrarla è necessario che io rallenti e ampli la mia capacità percettiva.
Inizio a rallentare portando l’attenzione al radicamento e alle mie percezioni corporee, mi assesto ammorbidendo la mia attenzione, ascolto i battiti del cuore. Anche orientarmi al respiro in uno stato sempre più acquietato mi aiuta a rallentare.

Mentre inspiro ed espiro lentamente, osservo la relazione tra l’onda del respiro polmonare e le sensazioni sulla pelle. Durante l’espirazione polmonare, quando l’onda del respiro esce, posso percepire un’espirazione più lenta e profonda che continua ad espandersi al di fuori della pelle, oppure posso sentire un’onda lenta e profonda che si muove verso il centro del mio corpo.
Resto in ascolto.

quinto passo 2Il momento dell’ascolto
Nella fase successiva, quella dell’inspirazione polmonare, mentre l’onda della respirazione riempie i miei polmoni di aria, posso percepire una respirazione più lenta che continua a fluire all’interno del corpo oppure posso percepire l’onda lenta e profonda che come un vento si muove verso l’esterno.
Ascolto il senso di espansione e lascio che la mia pelle si distenda, la sensazione è come se la pelle diventasse porosa.
Percepisco la potenza nei fluidi dentro di me e  nella mia biosfera, cioè quello spazio dai trenta ai settanta centimetri intorno al corpo fisico che in biodinamica craniosacrale chiamiamo anche corpo fluido. Sento che posso galleggiare in questa bolla intorno a me.
Ascolto il galleggiamento dei miei organi, dei polmoni e del diaframma, mentre la potenza dei fluidi mi attraversa, aggirando gli ostacoli e superando le densità.
Percepisco l’onda fluida, luminosa, carica di potenza, che sale longitudinalmente dai piedi fino alla testa, portando con sé una sensazione di espansione e poi, conclusa la sua corsa verso l’alto e verso l’esterno inverte il senso, mi riattraversa verso il basso con la percezione di allungarmi e restringermi.
In biodinamica craniosacrale chiamiamo questa fluttuazione longitudinale, marea fluida.
Decido di restare qualche minuto a percepire ed accogliere questo respiro profondo che si muove attraverso la mia pelle e la mia tridimensionalità.

La marea lunga
Le maree hanno a che fare con l’interezza, come tutto quello che vive, non sono mai separate. Un oceano di forze con ritmi differenti che fluiscono dentro di me, ma anche intorno a me.
In questo stato di minor densità percepisco più chiaramente la potenza che mi attraversa, respiro tridimensionalmente attraverso la mia pelle, lasciando che sia la marea ad accogliermi.
Divento sempre più trasparente. Ora il ritmo è ancora più ampio e sottile. Lo sento presente in tutta la stanza.
In biodinamica craniosacrale questa fluttuazione viene chiamata marea lunga. In cento secondi compie un ciclo completo, cinquanta secondi in una direzione e cinquanta nell’altra. È il respiro del tutto, dell’ambiente e della natura.
Quando lo si percepisce ha un effetto pacificante, stabilizzante, di trasparenza e vitalità.

L’azione della marea lunga genera un campo bioelettrico in grado di organizzare i nostri tessuti embrionali e la nostra morfologia fin dalle prime settimane dopo il concepimento.
Questo campo bioelettrico ha la forma di un toroide il cui asse è la linea mediana con il cuore al centro.

Percepisco questa fluttuazione sottile come un vento potente e misterioso che attraversa i miei tessuti, una risorsa profonda, una trasparenza sospesa nella quale è possibile rigenerarsi, uno spazio originario che contiene l’interezza.
Questo è un buon punto  di partenza per negoziare il contatto con il ricevente.
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MEDITAZIONE  DI BASE PER TUTTE LE OCCASIONI
DI THICH NHAT HANH

Inspirando,  so che sto espirando,  espirando,  so che sto espirando
INSPIRO, ESPIRO

Inspirando il mio respiro si fa profondo, espirando il mio respiro si fa lento
PROFONDO, LENTO

Inspirando, calmo il mio corpo, espirando metto il corpo a suo agio
CALMA, AGIO

Inspirando sorrido, espirando lascio andare tutte le tensioni
SORRIDO, LASCIO ANDARE

Inspirando, dimoro nel momento presente, espirando so che è un momento meraviglioso
MOMENTO PRESENTE, MOMENTO MERAVIGLIOSO

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