Vita, spazio, polarità
Questo è il secondo di una serie di articoli (il primo lo trovi qui) dedicati al nostro essere Biodinamici nella vita, con lo spazio e attraverso la polarità, o almeno, ciò, vuol essere un invito. È il basamento su cui poggia il nostro essere operatori di Biodinamica Craniosacrale.
Da “Cinque meditazioni sulla bellezza” di François Cheng
“Dal cuore della montagna scaturisce la sorgente che, scorrendo verso il basso ed ingrossandosi, diventa fiume. Da questo momento, montagna e fiume solo le incarnazioni esemplari di due principi vitali, Yang e Yin. Il fiume scorre e alimenta le fertili pianure, simboleggiando al tempo stesso lo scorrere del tempo, che procede apparentemente in linea retta e senza fare ritorno.
Ma a ben vedere le cose non stanno così: il tempo è circolare e non lineare. L’acqua del fiume, nel suo scorrere, progressivamente evapora, i suoi vapori salgono in cielo, trasformandosi in nuvole, per poi ricadere sotto forma di pioggia sulla montagna e rialimentare infine il fiume alla sua sorgente. Così, aldilà di un semplice scorrere “terra terra” e in un’unica direzione, ha luogo questo movimento circolare che coinvolge terra e cielo. La montagna lancia il suo appello in direzione del mare, il mare risponde alla montagna, c’è una bellezza in questa legge della vita…
Ma ecco che di nuovo la coscienza critica interrompe il mio slancio lirico: “tutto questo è molto bello, ma non è che un’elaborazione della mente che l’uomo compie in seconda battuta.” A una simile osservazione potremmo dare provvisoriamente la seguente risposta: il nostro compito non può limitarsi a spiegare semplicemente il funzionamento della materia, come avviene per la scienza. Noi ci troviamo qui per vivere, e per vivere una vita sempre più elevata, più aperta. L’uomo non è un essere avulso da qualunque contesto, che edifica il suo castello di sabbia su una spiaggia deserta. Egli sorge dall’avventura della vita; la sua capacità di intendere allo spirito, la sua facoltà di pensare, di elaborare…”
a modo suo l’ha detto anche Boris Pasternak… “L’uomo è nato per vivere, non per prepararsi a vivere”
a cura di paolo raccanello
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